Ingredienti dell'antico splendore.
L'ingrediente principale dei mobili della tradizione cinese e orientale in genere è senza dubbio il legno. Secolo dopo secolo, le sapienti mani degli artigiani hanno valorizzato le anime diverse dei vari tipi di legno: pero, rosa, blackwood, olmo, a seconda della provincia di origine.
Le varietà più leggere, come l'abete cinese, sono state impiegate per i telai, le porte, le cornici, le decorazioni a traliccio.
La piattaforma è un elemento fondante dello stile di vita degli antichi in Estremo Oriente. Talmente ricorrente che può essere considerato alla stregua delle materie prime, benché costruito dall'uomo - che trova nella piattaforma il proprio centro di equilibrio, sia in posizione di seduta che di dormita, grazie alla sola forza di gravità. Piattaforme atte ad ospitare un singolo individuo o più persone, gruppi in situazioni conviviali. Graziosamente incorniciate in legno, le superfici d'appoggio sono spesso realizzate in rattan (listelle di bambu intrecciato), a volte rinforzate da reti in corda.
Le lacche tradizionali in uso in Estremo Oriente sono resine estratte dalla pianta endemica del Rhus verniciflua. Si tratta di plastiche naturali, notevolmente resistenti ad acqua, acidi, e calore (fino a certe temperature). Spesso impiegate come rivestimenti trasparenti o colorati, sono ricorrenti nei mobili classici cinesi. La lacca non è solo una rifinitura particolarmente fascinosa; consente anche il pareggio di superfici sconnesse (altrimenti inutilizzabili), penetrando nei graffi, nelle crepe, e attorno alle nodosità.
Il metallo è decisamente un interprete minore in questa narrazione: compare nelle maniglie, talvolta in inserti decorativi, sotto forma di leghe simili all'ottone e al bronzo.